In questo articolo cercherò di spiegare con grafici, dati e modelli e citando tutte le fonti.
- Quanti casi di coronavirus ci saranno?
- Quanti di questi saranno rilevati?
- Cosa succederà quando saremo nel pieno della diffusione?
- Cosa dovrei fare?
- Quando succederà?
Alla fine dell’articolo avrai capito che:
- Il coronavirus arriverà anche a bussare alla tua porta
- Arriverà con un tasso di crescita esponenziale (senza contromisure)
- Sarà estremamente diffuso in poco tempo (settimane)
- Quando succederà il sistema sanitario si saturerà, se non ci saranno restrizioni alle interazioni sociali.
- I lavoratori del servizio sanitario non potranno gestire tutto il lavoro, anche perchè alcuni si ammaleranno e moriranno.
- Si dovrà decidere quali pazienti assistere e quali lasciare morire.
L’unico modo per ridurre la diffusione e ridurre il problema, è ridurre OGGI le interazioni sociali. Cioè, non incontrare nessuno per quanto possibile.
Le istituzioni potrebbero avere paura di reagire in modo eccessivo, e danneggiare l’economia. Ma in poche settimane gran parte del mondo sarà nella stessa situazione.
Crescita dei contagi
Fuori dalla cina sta succedendo la stessa cosa
Se a partire da questi dati, si proietta in la di una settimana, questi sono i risultati (riferiti ai dati di contagi rilevati con tamponi, che vedremo, non sono una accurata rappresentazione dei contagiati reali)
Per capire come agire per avere una reazione efficace, bisogna guardare alle nazioni che sono già state colpite (Cina, e per gli altri stati, Italia)
China
Questo è forse il grafico più importante:
Le barre arancioni, sono i casi rilevati, cioè i tamponi positivi di ogni giorno.
Le barre grigie, sono i casi reali di persone infettate ogni giorno, ma che nessuno sapeva fossero infette in quel giorno. Questo è un dato che si può ricavare solo a posteriori, facendo stime in base a mortalità, aspettativa di vita malati, ecc.
In sostanza le barre arancioni rappresentano quello che si pensava stesse succedendo, e il grigio è quello che stava realmente succedendo.
Ad esempio, il 21 gennaio il numero di nuovi casi rilevati era circa 100. Nella realtà, a posteriori si è capito che i nuovi casi reali erano circa 1500. (sempre casi nuovi, cioè in più rispetto al giorno precedente)
Due giorni dopo, i casi rilevati erano 400, e basandosi su questo solo dato, relativamente piccolo, han deciso di chiudere tutto. Ed è stata una scelta estremamente sensata, perchè nella realtà si è scoperto a posteriori che a fronte di 400 nuovi casi scoperti quel giorno, quelli reali erano 2500, ma nessuno lo sapeva.
A seguito della chiusura, i nuovi casi reali hanno cominciato subito a diminuire la loro crescita, mentre quelli rilevati continuavano ad aumentare (perchè si stava continuando fare tamponi). Ma la situazione si era così “salvata”.
Come si può vedere dal seguente grafico:
Tutte le regioni (esclusa la regione epicentro del virus) che hanno subito limitato le interazioni sociali appena trovato il virus, non hanno avuto aumento esponenziale dei contagi.
Tornando al grafico degli eventi in china, e valutandolo nei momenti di espansione (semi) incontrollata:
Se si sommano i nuovi casi rilevati fino al 22 gennaio, la somma è 444. Ma la somma dei casi reali è circa 12.000 casi!! Cioè circa 27 volte tanto.
Lo stesso si può applicare in Italia, Francia, Spagna…
Quindi se al 10 marzo in Francia hanno rilevato 1400 casi, potrebbero esserci fino a 30 volte tanti, cioè oltre 40.000 casi reali!
Perchè serve non solo ridurre, ma anche ritardare il contagio?
E’ importante rallentare la diffusione, oltre che limitarla, per evitare che tutti si ammalino contemporaneamente.
Circa il 19% delle persone contagiate richiede il ricovero, e di queste una piccola parte, circa il 5%, richiede trattamenti da terapia intensiva.
Se si riesce a ospitare tutti i contagiati in ospedali, la mortalità (calcolata come decessi/casi totali rilevati, che non è particolarmente attendibile, dato che come si è già visto i casi reali sono molti di di quelli rilevati e qundi potrebbe essere decisamente più bassa) risulta essere di qualche %. A seconda degli stati ci sono differenze, dovute in gran parte all’età medie dei soggetti contagiati.
Per tutte le persone che avrebbero bisogno di cure, ma che non si riescono a ricoverare in ospedale, la mortalità sale notevolmente. Si può ipotizzare un 90% per il 5% che avrebbe bisogno di terapia intensiva, un 15% per chi avrebbe bisogno di cure ospedaliere non da terapia intensiva (es, ossigeno).
- ridurre le occasioni di contatto interpersonale, riducendo le attività lavorative aperte, e quindi la necessità di muoversi vicino ad altre persone
- lavare sempre la mani ogni volta che si tocca qualcosa che può essere stato toccato da qualcun altro. (maniglie, soldi, pacchetti, merci)
- non mettersi mani in bocca, naso, occhi.
- non avvicinarsi a meno di 2 m da nessuno. Idealmente anche in casa. E idealmente si dovrebbe evitare di pranzare o passare tempo vicino a congiunti padri/madri/fratelli/zii cugini. Di sicuro non invitare amici a casa perchè ci si annoia
- non uscire in luoghi dove non si riesce a mantenere la distanza di 2m, e in ogni caso lavare sempre le mani appena possibile se si toccano oggetti toccati da altri.
Immunità di gregge
Alcuni stati stanno ipotizzando di non ricorrere a particolari misure per evitare la diffusione del virus, ma solo a misure che la rallentino.
Bisogna innanzi tutto tenere conto che far scomparire il virus, a livello europeo, è una cosa difficilmente realizzabile. Quindi, una volta finita l’emergenza attuale, con alto numero di contagi nel Nord Italia, il virus continuerà comunque a girare, e sarà possibile che si ripresentino (se già non si presenteranno in altre zone, ad es al centro e al sud nelle prossime settimane) nuovi focolai. E non c’è modo di evitarlo, contando anche che i nuovi infetti potrebbero arrivare da nazioni confinanti.
Quindi, alcuni stati (Germania, ma soprattutto Regno Unito) stanno attuando misure restrittive molto blande, per lasciare che il virus si diffonda liberamente, anche se più lentamente.
Perchè Inghilterra e Germania stanno lasciando diffondere il virus?
Perchè stimano di avere una quantità di posti letto in terapia intensiva sufficiente ad accogliere il numero di malati che potrebbe presentarsi. La Germania ha circa 6 volte (28.000) i posti letto per abitante che ha l’Italia. Quindi può permettersi di curare contemporaneamente 6 volte i malati italiani. Se qui il 14 marzo abbiamo problemi già con 21.000 infettati (rilevati, quelli reali saranno ben più di 100.000, basandosi sui calcoli precedenti) e 1500 ricoverati in terapia intensiva concentrati in una regione ristretta, in Germania potrebbero permettersi 100.000 contagi rilevati e 9000 ricoveri senza eccessivi problemi.
Ragionamento simile sarà stato fatto in Inghilterra.
E’ un ragionamento molto pericoloso, anche se valido, perché il contagio potrebbe essere tanto rapido da saturare anche i posti letto tedeschi o inglesi, portando ada vere milioni di malati contemporanei, e centinaia di migliaia di posti letto in terapia intensiva, che in realtàà non ci sono.
In ogni caso, anche i nItalia, non si può pensare di riuscire a fermare il contagio, e si dovrà probabilmente attendere che si infetti una buona parte della popolazione (50-60%), in modo che il virus non trovi più con facilità ospiti per replicarsi. Ma questo in Italia dovrà accadere molto più lentamente che all’estero, se si vuole evitare di avere centinaia di migliaia di morti, e quindi la libertà di movimento sarà limitata per un lungo periodo, sicuramente ben oltre il 3 aprile.
Quanto dureranno le limitazioni agli spostamenti?
Dipende molto dalla rapidità con cui si diffonderà il virus nelle prossime settimane, soprattutto al centro e al sud.. Paradossalmente, più lentamente si diffonderà, più è probabile che le limitazioni vengano prorogate. Possibilmente anche fino a fine maggio.