Con il decreto rilancio sono stati introdotti nuovi tipi di detrazione su un certo numero di interventi di riqualificazione energetica, con la nuova aliquota del 110%.
Segue un riassunto di tutti gli interventi che è possibile detrarre al 110%, rispettando certe condizioni.
Gli interventi “trainanti” (serve farne almeno uno, per poter aver diritto all’aliquota del 110% anche su altri interventi collegati, o “trainati”) che è necessario fare, per avere diritto alla detrazione del 110%, e i trainati che possono rientrare nel bonus 110% sono i seguenti (elencati solo gli interventi che psosno esser portati al 110%, altri rimangono possibili, con cessione del credito, con le classiche aliquote 65% o 50%)
Interventi (lettera tabella 1 , allegato B)
Tipo
Aliquota
Limite Spesa (S) o detrazione (D)
Requisiti
Dettagli
j) Cappotto
Trainante
110%
– 50.000€ (S) per unifamiliari,
– 40.000 (S) per condomini <=8 unità abitative
– 30.000 (S) se >8 unità abitative
Coperture 230-250 €/mq
Pareti 150-200 €/mq
L’intero edificio deve aumentare la classe APE di due anche insieme ad interventi trainati, la superficie interessata deve essere >25% (contando pavimenti verso terra, tetto, pareti). Si devono usare materiali che soddisfino CAM (criteri ambientali minimi) e requisiti trasmittanza ecobonus.
pareti, tetto, pavimenti per isolare verso esterno o zone non riscaldate.
Bonus definito nel decreto rilancio
rif decr. att. art 2, comma1, lett b), p ix
q) Sostituzione caldaia
Trainante
110%
30.000€ (S)
600€/KW pompa calore
1500€/KW ibrido
Caldaia ibrida/ pompa di calore classe A + (installazione termoregolazione evoluta, sia su corpi scaldanti che per quanto riguarda termostato)
Bonus definito nel decreto rilancio.
rif decr. att. comma1, lett d) p xi
Nelle zone non metanizzate, in comuni dove non c’è superamento dei limiti PM10, è possibile optare per installazione biomasse.
Interventi trainabili
Fotovoltaico &c
Trainato
110%
48.000€ (S) totali
1600 o 2400 €/kw per impianto
1000€ kwh per accumulo
3000€ per colonnina ricarica auto
Limiti definiti nel decreto rilancio.
Definito nel decreto rilancio.
I 1600 e 2400 dipendono se è in corso una ristrutturazione o meno. La manutenzione ordinaria (intonaco, cappotto, rifacimento tetto) non fa scendere il limite a 1600.
Tutti gli interventi del’articolo 14 del Decreto Legge n. 63/2013 aggiornato da decreto attuativo MISE agosto 2020. Allegato B, tabella 1
b) coibentazione strutt. Opache verticali od orizzontali, o pavimenti.
Trainato
110%(65%)
5 (10) anni
60.000€ (D)
Sono previsti anche limiti a mq (prezzari regionali)
Coperture 230-250 €/mq
Pareti 150-200 €/mq
Nota (*) tabella 1 allegato B decreto attuativo MISE
rif decr. att. comma1, lett b) p i
c) Sostituzione finestre comprensive di infissi
Trainato
110%(50%)
5 (10) anni
550-650 €/mq
60.000€ (D)
Sono previsti anche limiti a mq (prezzari regionali)
Nota (*) tabella 1 allegato B decreto attuativo MISE
rif decr. att. comma1, lett b) p ii
d)Schermature solari
Trainato
110%(50%)
5 (10) anni
60.000€ (D)
rif decr. att. comma1, lett b) p iii
j)Isolamento superifici opache vert e orizz > 25%
Trainante
110%
5 anni
Coperture 230-250 €/mq
Pareti 150-200 €/mq
30.000-50.000€ (S)
Sono previsti anche limiti a mq (prezzari regionali)
rif decr. att. art 2, comma1, lett b), p ix
k) collettori solari termici
Trainato
110%(65%)
5 (10) anni
100.000 (D)
1000-1250€/mq
Nota (*) tabella 1 allegato B decreto attuativo MISE
o) caldaie a condensazione centralizzate in condomini
Trainante
110%
5 anni
30.000€ (S) x unità immobiliate
w) sost scalda acqua sanitaria con impianti ibridi
Trainato
110%(65)
5 (10) anni
30.000€ (D) cumulato con caldaia
1250€
x)installazione di impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomasse
Trainato
110%(50%)
5 (10) anni
30.000€ (D)
350€/KW + 50€/mq se rifacimento impianto
rif decr. att. art 2, comma1, lett e) p xiii
z) building automation
Trainato
110% (65%)
5 (10) anni
15.000€ (D)
Da notare, che in fondo alla tabella 1 allegato B del decreto attuativo, è esplicitamente scritto che:
se si esegue un’intervento definito nell’articolo 119 comma 1 del decreto rilancio (ovvero uno degli interventi trainanti, ad es il punto j), la detrazione al 110% e la ripartizione in 5 anni si applica anche alle lettere: b), c), d), e), k), l), m), n), p), t), x), y), z)
Segue esempio su come sommare i vari possibili incentivi
Con il perdurare delle restrizioni dovute al corona virus, e l’aggiungersi di problemi causati dalla contemporanea chisura o limitazione di lunghi tratti di autostrade liguri, molte persone decidono di non mettersi in marcia verso il mare nel week end, per evitare di trovarsi imbottigliati per ore in code interminabili in autostrada, soprattutto la A10 e la A12, le più interessate dai lavori autostradali.
Una valida alternativa può essere puntare su una gita ai laghetti. Ci sono diversi fiumi che presentano caratteristiche adatte (buona insolazione, acqua presente anche in piena estate). Proviamo ad elencarne qualcuno.
Aggiornato al 30/06/2020, grafici aggiornati quodidianamente
Una carrellata di grafici che mostrano l’andamento dei contagi covid19 in diversi paesi europei e nel mondo. Puoi trovare qui dati più dettagliati sul contagio da coronavirus in Italia. I tamponi positivi non rappresentano la reale diffusione del virus. Una stima è mostrata nei grafici: è basata sul numero dei decessi 18 giorni dopo il dato (il tempo medio tra insorgenza dei sintomi e decesso, è di 18 giorni) e un durata media del ricovero per chi guarisce di 21 giorni, e una stima di un numero di asintomatici non rilevati pari al numero di positivi rilevati. Ipotizzando una mortalità del coronavirus del 1,1%0,4% 0,05% ricavata da mortalità in zone dove è stato fatto un tampone a tappeto, ed esami sierologici (secondo i dati del 28/03/2020, 7500 decessi, 3.000.000 di contagiati in italia https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-Europe-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf), il 70% di asintomatici non rilevati, e i guariti, si ricavano i contagi di 18 giorni prima. Non è molto precisa, ha un grosso margine di errore (dovuto all’incertezza su tasso di mortalità effettivo, ma anche alla diversa strategia di rilevazione e di comunicazione decessi/guariti dei vari stati) , ma può dare un’idea.
Contagi, decessi e guariti da coronavirus in Francia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Spagna per coronavirus aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Germania aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Italia aggiornati ad oggi:
In Francia, Spagna, Italia e Germania si nota come ci sia stato un forte picco (l’entità può essere mal stimata, ma l’andamento è sostanzialmente corretto) – linea azzurra – nella parte centrale di marzo, e uan successiva costante discesa dovuta al distanziamento sociale e al lockdown.
Contagi, decessi e guariti nel Regno Unito aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Polonia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Belgio aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Olanda aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Svizzera aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Norvegia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Svezia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Grecia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Finlandia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Russia aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in USA aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Iran aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Israele aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Brazil aggiornati ad oggi:
Contagi, decessi e guariti in Turchia aggiornati ad oggi:
Guardando i dati, bisogna considerare che il numero di persone trovate positive al coronavirus, dipende fortemente dall’impegno che uno stato mette nella ricerca del contagio, cioè da quanti tamponi vengono fatti. Alcuni stati, come Il Regno Unito, ma non solo, avevano inizialmente deciso di non eseguire verifiche a tappeto per rilevare il numero di contagiati, quindi i valori dei positivi al tampone possono rappresentare molto male la diffusione del contagio, e andrebbero moltiplicati per 100 o più per avere valori attendibili.
I dati sono tratti dal seguente studio https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30566-3/fulltext
e integrati con aggiornamenti al 4/05/2020
Durata del periodo in cui si è infettivi: 8-37 giorni (media 20 giorni)
Durata del periodo di incubazione: 4-15 giorni (media 5 giorni)
durata del periodo con febbre (solo sintomatici): 12 giorni
durata del periodo tra insorgenza malattia e febbre(solo sintomatici): 1 giorno
durata del periodo tra insorgenza malattia e tosse (solo sintomatici): 1-3 giorni
durata del periodo tra insorgenza malattia e difficoltà respiratorie: 7 giorni
durata del periodo tra insorgenza malattia e problemi respiratori gravi (ovviamente non tutti li hanno avuti): 12 giorni
durata del periodo tra insorgenza malattia e ricovero terapia intensiva (ovviamente non tutti): 12 giorni
decorso della malattia: 22 giorni (guarigione) o 18,5 giorni (decesso)
il 65% dei pazienti è uomo, il 35% donna, la differenza diminuisce con l’aumentare dell’età.
l’ 87% dei pazienti ha più di 70 anni
il 63% dei deceduti aveva almeno un’altra patologia (principalmente ipertensione, diabete, fibrillazione atriale)
Distribuzione decessi per coronavirus in italia per fasce di età (fonte protezione civile)
Da notare che questi dati differiscono notevolmente da nazione a nazione. Ad esempio in Germania e Svizzera, dove il sistema sanitario non si è sovraccaricatoneanche localmente, grazie al fatto di aver avuto più tempo per prepararsi, e ad una maggiore presenza di medici di base sul territorio, la durata media del decorso è molto minore, quasi la metà (13 giorni invece di 22). Questo perchè molti pazienti a rischio sono stati trattati prima che potessero sviluppare una polmonite o altri sintomi da infezione.
Età
Decessi (al 26 marzo)
% sul totale
Letalità
<30
2
0.03%
0,1%
30-39
17
0.25%
0,3%
40-49
67
0.98%
0,7%
50-59
243
3.57%
2%
60-69
761
11.19%
7,1%
70-79
2403
35.32%
19,8%
80-89
2702
39.72%
28,1%
90+
608
8.94%
26,3%
Contagi, decessi,guariti, ricoverati, in terapia intensiva, e tamponi fatti in Italia aggiornati ad oggi:
Come verificare i contagi reali?
Data la durata media della degenza prima del decesso di 18 giorni, si ricava che le persone che risultano decedute ad esempio il 19 marzo, sono quelle che si sono infettate intorno al 1 marzo. Se si ipotizza una mortalità dell’3%, e le persone decedute il 19 marzo fossero 600, vuol dire che il 1 marzo il numero di contagiati era di circa 600/3*100=20.000, mentre il primo marzo i tamponi avevano trovato positivi solo 1691 persone. Quindi basandosi su questo dato, i contagiati reali erano 12 volte di più! (la mortalità potrebbe non essere accurata, questa stima è un po’ un cane che si morde la coda, ma facendo più iterazioni può dare dei buoni spunti). Cosa simile si può fare usando i dati sulle guarigioni e la degenza media, e facendo una media tra i due valori.
Quindi ad esempio, si può ipotizzare che se il 17 marzo i tamponi positivi erano 31.000, i contagiati reali fossero circa 350.000 e così via..
Tutto questo per evidenziare che i tamponi positivi non rappresentano affatto un buon metodo per stimare il numero di contagiati!!! I contagiati sono decine di volte maggiori, anche se è difficile fare stime precise se non in retrospettiva.
Si può vedere come ad esempio il 18 marzo, vengano riportati 36.000 contagi ufficiali, ma la stima si aggira sui 500.000. I numeri dei contagi stimati fino a 18 giorni prima della data odierna (il grafico è aggiornato automaticamente ogni giorno) sono ottenuti guardando il numero di decessi il 18° giorno successivo. I dati stimati più recenti di 18 giorni fa sono calcolati facendo una media esponenziale del rapporto tra contagi stimati e rilevati sui giorni -20,-19,-18, e moltiplicando tale valore per i contagi dei giorni successivi sino ad oggi (valori tra parentesi). Ha un minimo di senso solo se non cambiano drasticamente le strategie con cui si fanno i tamponi, e comunque non è molto affidabile dati i dati di partenza già poco precisi. Aggiornamento del 31/03/2020 – da questo studio relativo a dati fino al 28/03 Imperial College covid19 estimates i contagiati in Italia sembrano essere plausibilmente almeno 3.500.000, a fronte di circa 100.000 tamponi positivi. A quella data la mortalità è dello 0,2-0,3% (regredendo di 18 giorni, ri-stimando contagiati e avendo dato su decessi del 28), usando questi valori, sono cambiate notevolemnte le stime qui presentate (basate 50% su decessi, e 50% su guariti)
Ad esempio in Spagna vengono fuori delle stime di contagiati molto molto alte (più di un 1.500.000, a fronte di 15.000 ufficiali), in parte perchè in effetti ci sono molti morti rispetto ai contagi ufficiali del giorno corrente (e a maggior ragione molto alti rispetto a 18 giorni prima), in parte perchè probabilmente ci son state modifiche nella realizzazione di tamponi.
Here you can find data and chats about coronavirus in Europe and the world.
Black: casualties
Purple: positive swabs
Green: healed
Light blue: infected estimate (Y axis is divided by 100)
For days older than 18 days ago, estimate is computed evaluating numbers of casualties 18 days ago, and a death ratio of 1,5%. (18 days beeing average time elapsed since sympthoms and eventual death).
Infected, casualites and healed in italy.
Infected, casualites and healed in Italy, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Spain, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Germany, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in UK, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Poland, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Belgium, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Netherlands, updated in the last 24 hours;
Infected, casualites and healed in Switzerland, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Norway, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Sweden, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Finland, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in USA, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Iran, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Israel, updated in the last 24 hours:
Infected, casualites and healed in Brazil, updated in the last 24 hours:
Guardando i dati, bisogna considerare che il numero di persone trovate positive al coronavirus, dipende fortemente dall’impegno che uno stato mette nella ricerca del contagio, cioè da quanti tamponi vengono fatti. Alcuni stati, come Il Regno Unito, ma non solo, hanno deciso di non eseguire verifiche a tappeto per rilevare il numero di contagiati, quindi i valori dei positivi al tampone possono rappresentare molto male la diffusione del contagio, e andrebbero moltiplicati per 100 o più per avere valori attendibili.
Grafici aggiornati automaticamente ogni giorno, ultima modifica articolo 3/05/2020.
Sono di seguito presentati grafici, aggiornati automaticamente con gli ultimi dati disponibili, relativi al numero di contagiati in Italia, cumulativi e per giorno. Per i dati covid19 Europei guarda qui
Notare che il numero di contagiati è riferito esclusivamente al numero di tamponi positivi rilevati. I dati reali sono probabilmente 10-20 o più volte maggiori (es se i contagi rilevati al 15 marzo sono 24.000, le persone realmente contagiate sono più di 240.000), come ben spiegato qui
Contagi, decessi,guariti, ricoverati, in terapia intensiva, e tamponi fatti in Italia aggiornati ad oggi:
Quanti sono realmente i contagiati da coronavirus in italia?
La stima dei contagi reali, è basata su una mortalità dello 0,20% (se non si satura la capacità ricettiva degli ospedali), e considerando il tempo medio tra manifestazione malattia e decesso di 18 giorni. Semplicemente si valuta il numero di decessi in un giorno, e si calcola quanti contagi reali ci sarebbero dovuti essere 18 giorni prima per avere quel numero di morti data la mortalità (es se si sa che 18 giorni fa c’erano 1000 contagiati reali – dato in realtà non disponibile – e considero una mortalità dello 0,4% 0,2%, vuol dire che oggi dovrei avere 2 decessi). I dati di questa stima sono molto imprecisi, ma oscillano tra 10 e i 100 volte il numero di tamponi positivi, portando a stimare al 19 marzo 2020 circa 500.000 contagiati in italia, contro 40.000 tamponi positivi rilevati.
Aggiornamento 01/04/2020 – date le ultime stime dell’ Imperial-College, la mortalità sembra essere decisamente più bassa, circa 0,4% 0,2% (28/04/2020). Al momento viene usato quel valore per stimare i contagi reali.
Contagi, decessi e guariti in Italia aggiornati ad oggi. La stima in azzurro ha una scala diversa (divisa per 10), e i valori tra parentesi sono una proiezione della stima, che ha senso solo finchè si mantiene il trend di crescita (dal 16 marzo in poi, che sembra essere stato il momento di picco dei contagiati reali, i valori tra parentesi hanno poco significato). Il picco di contagi reali sembra esserci stato circa 18 giorni prima del 1 aprile, giorno da cui comincia a stabilizzarsi e si spera a scendere il numero di decessi, quindi intorno al 14-16 di marzo. Questo dato è piuttosto attendibile, anche se la stima del numero dei contagiati che ci sono stati nel momento di picco può essere errata, l’andamento (e quindi il momento di picco) è più attendibile.
Notare che il numero di tamponi positivi totali, e positivi ancora positivi continuerà a crescere anche dopo il momento di picco dei cotnagi reali, a causa della lentezza con cui vengono trovati i contagiati. L’unico modo per avere una buona idea dell’andamento dei contagi effettivi è valutare a posteriori il numero di ricoveri e di decessi.
Italia, tamponi positivi per regione:
Guardando i dati, è bene tener conto che il numero di persone trovate positive al coronavirus, dipende fortemente dall’impegno che uno stato mette nella ricerca del contagio, cioè da quanti tamponi vengono fatti. Alcuni stati, come Il Regno Unito, ma non solo, hanno deciso di non eseguire verifiche a tappeto per rilevare il numero di contagiati, quindi i valori dei positivi al tampone possono rappresentare molto male la diffusione del contagio, e sono tra le 10 e le 100 volte maggiori. Guarda i dati Europei
I dettagli su conti e fonti sono presenti nell’articolo originale in inglese.
NB dati aggiornati ad oggi si possono trovare qui.
Con tutto quello che sta succedendo con il Coronavirus, è difficile pensare alle azioni contenitive da attuare.
In questo articolo cercherò di spiegare con grafici, dati e modelli e citando tutte le fonti.
Quanti casi di coronavirus ci saranno?
Quanti di questi saranno rilevati?
Cosa succederà quando saremo nel pieno della diffusione?
Cosa dovrei fare?
Quando succederà?
Alla fine dell’articolo avrai capito che:
Il coronavirus arriverà anche a bussare alla tua porta
Arriverà con un tasso di crescita esponenziale (senza contromisure)
Sarà estremamente diffuso in poco tempo (settimane)
Quando succederà il sistema sanitario si saturerà, se non ci saranno restrizioni alle interazioni sociali.
I lavoratori del servizio sanitario non potranno gestire tutto il lavoro, anche perchè alcuni si ammaleranno e moriranno.
Si dovrà decidere quali pazienti assistere e quali lasciare morire.
L’unico modo per ridurre la diffusione e ridurre il problema, è ridurre OGGI le interazioni sociali. Cioè, non incontrare nessuno per quanto possibile.
Le istituzioni potrebbero avere paura di reagire in modo eccessivo, e danneggiare l’economia. Ma in poche settimane gran parte del mondo sarà nella stessa situazione.
Crescita dei contagi
Fuori dalla cina sta succedendo la stessa cosa
Se a partire da questi dati, si proietta in la di una settimana, questi sono i risultati (riferiti ai dati di contagi rilevati con tamponi, che vedremo, non sono una accurata rappresentazione dei contagiati reali)
Per capire come agire per avere una reazione efficace, bisogna guardare alle nazioni che sono già state colpite (Cina, e per gli altri stati, Italia)
China
Questo è forse il grafico più importante:
Le barre arancioni, sono i casi rilevati, cioè i tamponi positivi di ogni giorno.
Le barre grigie, sono i casi reali di persone infettate ogni giorno, ma che nessuno sapeva fossero infette in quel giorno. Questo è un dato che si può ricavare solo a posteriori, facendo stime in base a mortalità, aspettativa di vita malati, ecc.
In sostanza le barre arancioni rappresentano quello che si pensava stesse succedendo, e il grigio è quello che stava realmente succedendo.
Ad esempio, il 21 gennaio il numero di nuovi casi rilevati era circa 100. Nella realtà, a posteriori si è capito che i nuovi casi reali erano circa 1500. (sempre casi nuovi, cioè in più rispetto al giorno precedente)
Due giorni dopo, i casi rilevati erano 400, e basandosi su questo solo dato, relativamente piccolo, han deciso di chiudere tutto. Ed è stata una scelta estremamente sensata, perchè nella realtà si è scoperto a posteriori che a fronte di 400 nuovi casi scoperti quel giorno, quelli reali erano 2500, ma nessuno lo sapeva.
A seguito della chiusura, i nuovi casi reali hanno cominciato subito a diminuire la loro crescita, mentre quelli rilevati continuavano ad aumentare (perchè si stava continuando fare tamponi). Ma la situazione si era così “salvata”.
Come si può vedere dal seguente grafico:
Tutte le regioni (esclusa la regione epicentro del virus) che hanno subito limitato le interazioni sociali appena trovato il virus, non hanno avuto aumento esponenziale dei contagi.
Tornando al grafico degli eventi in china, e valutandolo nei momenti di espansione (semi) incontrollata:
Se si sommano i nuovi casi rilevati fino al 22 gennaio, la somma è 444. Ma la somma dei casi reali è circa 12.000 casi!! Cioè circa 27 volte tanto.
Lo stesso si può applicare in Italia, Francia, Spagna…
Quindi se al 10 marzo in Francia hanno rilevato 1400 casi, potrebbero esserci fino a 30 volte tanti, cioè oltre 40.000 casi reali!
Con questi numeri, WHUAN era chiusa già da molto tempo.
E’ MOLTO importante bloccare in fretta i contatti tra le persone, perchè più passa il tempo, più un giorno di ritardo porta a peggiorare maggiormente i risultati in termini di diffusione. Ritardare di un giorno dopo 5 giorni dal contagio iniziale, è molto meno grave che ritardare di un giorno dopo 7, in termini di velocità di diffusione.
Detto in altre parole, più passa il tempo, meno possibilità di ridurre i danni ci sono.
Ad esempio, iniziare a contenere il virus impedendo alle gente di incontrarsi, partendo con il blocco dopo 20 giorni dalla comparsa del caso 0, o dopo 21 giorni, porta dopo 10 giorni a una differenza del 40% nel numero dei contagiati. Questo con solo un giorno di ritardo (ipotizzando crescita esponenziale con parametri forniti da OMS).
Per questo è fondamentale agire in fretta, e ridurre al minimo le interazioni con le altre persone.
Perchè serve non solo ridurre, ma anche ritardare il contagio?
E’ importante rallentare la diffusione, oltre che limitarla, per evitare che tutti si ammalino contemporaneamente.
Circa il 19% delle persone contagiate richiede il ricovero, e di queste una piccola parte, circa il 5%, richiede trattamenti da terapia intensiva.
Se si riesce a ospitare tutti i contagiati in ospedali, la mortalità (calcolata come decessi/casi totali rilevati, che non è particolarmente attendibile, dato che come si è già visto i casi reali sono molti di di quelli rilevati e qundi potrebbe essere decisamente più bassa) risulta essere di qualche %. A seconda degli stati ci sono differenze, dovute in gran parte all’età medie dei soggetti contagiati.
Per tutte le persone che avrebbero bisogno di cure, ma che non si riescono a ricoverare in ospedale, la mortalità sale notevolmente. Si può ipotizzare un 90% per il 5% che avrebbe bisogno di terapia intensiva, un 15% per chi avrebbe bisogno di cure ospedaliere non da terapia intensiva (es, ossigeno).
Nella sostanza, la parte di pazienti che ricade nell’area viola, non verrebbe assistita perchè non ci sarebbero risorse per farlo, e di questa una grossa parte, anche il 50%, morirebbe.
La curva si può abbassare e allungare, riducendo quindi il numero di vittime, rispettando le solite regole che si continuano a ripetere:
ridurre le occasioni di contatto interpersonale, riducendo le attività lavorative aperte, e quindi la necessità di muoversi vicino ad altre persone
lavare sempre la mani ogni volta che si tocca qualcosa che può essere stato toccato da qualcun altro. (maniglie, soldi, pacchetti, merci)
non mettersi mani in bocca, naso, occhi.
non avvicinarsi a meno di 2 m da nessuno. Idealmente anche in casa. E idealmente si dovrebbe evitare di pranzare o passare tempo vicino a congiunti padri/madri/fratelli/zii cugini. Di sicuro non invitare amici a casa perchè ci si annoia
non uscire in luoghi dove non si riesce a mantenere la distanza di 2m, e in ogni caso lavare sempre le mani appena possibile se si toccano oggetti toccati da altri.
Immunità di gregge
Alcuni stati stanno ipotizzando di non ricorrere a particolari misure per evitare la diffusione del virus, ma solo a misure che la rallentino.
Bisogna innanzi tutto tenere conto che far scomparire il virus, a livello europeo, è una cosa difficilmente realizzabile. Quindi, una volta finita l’emergenza attuale, con alto numero di contagi nel Nord Italia, il virus continuerà comunque a girare, e sarà possibile che si ripresentino (se già non si presenteranno in altre zone, ad es al centro e al sud nelle prossime settimane) nuovi focolai. E non c’è modo di evitarlo, contando anche che i nuovi infetti potrebbero arrivare da nazioni confinanti.
Quindi, alcuni stati (Germania, ma soprattutto Regno Unito) stanno attuando misure restrittive molto blande, per lasciare che il virus si diffonda liberamente, anche se più lentamente.
Perchè Inghilterra e Germania stanno lasciando diffondere il virus?
Perchè stimano di avere una quantità di posti letto in terapia intensiva sufficiente ad accogliere il numero di malati che potrebbe presentarsi. La Germania ha circa 6 volte (28.000) i posti letto per abitante che ha l’Italia. Quindi può permettersi di curare contemporaneamente 6 volte i malati italiani. Se qui il 14 marzo abbiamo problemi già con 21.000 infettati (rilevati, quelli reali saranno ben più di 100.000, basandosi sui calcoli precedenti) e 1500 ricoverati in terapia intensiva concentrati in una regione ristretta, in Germania potrebbero permettersi 100.000 contagi rilevati e 9000 ricoveri senza eccessivi problemi.
Ragionamento simile sarà stato fatto in Inghilterra.
E’ un ragionamento molto pericoloso, anche se valido, perché il contagio potrebbe essere tanto rapido da saturare anche i posti letto tedeschi o inglesi, portando ada vere milioni di malati contemporanei, e centinaia di migliaia di posti letto in terapia intensiva, che in realtàà non ci sono.
In ogni caso, anche i nItalia, non si può pensare di riuscire a fermare il contagio, e si dovrà probabilmente attendere che si infetti una buona parte della popolazione (50-60%), in modo che il virus non trovi più con facilità ospiti per replicarsi. Ma questo in Italia dovrà accadere molto più lentamente che all’estero, se si vuole evitare di avere centinaia di migliaia di morti, e quindi la libertà di movimento sarà limitata per un lungo periodo, sicuramente ben oltre il 3 aprile.
Quanto dureranno le limitazioni agli spostamenti?
Dipende molto dalla rapidità con cui si diffonderà il virus nelle prossime settimane, soprattutto al centro e al sud.. Paradossalmente, più lentamente si diffonderà, più è probabile che le limitazioni vengano prorogate. Possibilmente anche fino a fine maggio.
Dato che recentemente mi sono dovuto informare sul funzionamento degli incentivi riguardanti la sostituzione di caldaie con caldaie e condensazione, ho pensato di scrivere un piccolo riassunto.
Intanto, non sempre le detrazioni sono scalabili dall’irpef, utilizzando il modulo 730. Sopra una certa cifra annuale (che al momento sembra essere 4500€, somma tra tutti i tipi di detrazioni: mutuo, mobili, sanità, ristrutturazione, riqualificazione energetica, scuola), è necessario rivolgersi a un caf o commercialista per certificare le cifre,e non si può usare il 730 e ricevere le detrazioni in busta paga tramite sostituto d’imposta, ma si deve presentare un modello unico e attendere il bonifico da parte dello stato.
Le spese detraibili non sono solo quelle della caldaia e del lavoro di installazione, ma anche spese accessorie come sostituzione termovalvole, caloriferi, ecc, o per materiali comprati privatamente attinenti ai lavori. Per usufruire delle detrazioni è necessario SOSTITUIRE una vecchia caldaia a gas o gasolio, con una a condensazione in classe A.
Ci sono poi due strade da seguire:
usare le detrazioni per le ristrutturazioni (50%)
usare le detrazioni per la riqualificazione energetica (50% o 65%)
Detrazioni 50% per ristrutturazione
Nel primo caso, si va a utilizzare una legge che permette di detrarre in 10 anni fino a un massimo di 96.000€. Se per caso si avessero già detrazioni per ristrutturazione di 96.000€, non è possibile seguire questa strada. Se si sceglie di detrarre utilizzando la legge sulle ristrutturazioni, è sufficiente fare un bonifico parlante in cui siano riportati codici fiscali ditta e committente, numero fattura e sua data, e legge di riferimento art. 16-bis del Dpr 917/1986. Non è necessario nessun altro adempimento.
Detrazioni 50% o 65% per riqualificazione energetica
Nel secondo caso, si va ad utilizzare un monte detrazioni separato, che non si va a sommare a quello della ristrutturazione, per un massimo che attualmente (2019-2020) sembra essere di 30.000€.
Utilizzando le detrazioni per la riqualificazione energetica, bisogna stare attenti ad alcuni particolari.
Intanto, in ogni caso, al termine dei lavori va compilato entro 90 giorni un questionario sul sito ENEA.
Per accedere alle detrazioni al 50%, è sufficiente che la caldaia installata al posto di quelle vecchia, sia di classe A, come nel caso precedente.
Se si vuole accedere alle detrazioni al 65%, devono essere rispettati altri vincoli:
1. serve sempre installare un termostato modulante agente sulla temperatura di mandata della caldaia. Cioè un termostato che cambi la temperatura dell’acqua dei caloriferi in base alle condizioni ambientali. I termostati di questo tipo sono certificati dai produttori come appartenenti alle classi V o VI o VIII, e questo porta la caldaia ad avere una classe A+. Bisogna verificare che lo specifico termostato accoppiato alla specifica caldaia installata, possegga questa caratteristica.
2. Se l’impianto è progettato per lavorare con temperatura di mandata superiore mediamente a 45°C (praticamente tutti i casi “normali”), è necessario installare su ogni calorifero una coppia valvola termostatica+ termoregolatore che sia a bassa inerzia termica. La valvola termostatica regola il flusso di acqua in ingresso al calorifero (agisce sulla portata, come richiesto da normativa) e il “comando” non è altro che un termostato (nella pratica una manopola con indicata una scala di temperature, che chiude il calorifero se l’ambiente supera una certa temperatura). Cioè la coppia “comando termostatico+valvola” montata su ogni calorifero deve essere certificata UNI EN 215 dal produttore.
L’installazione su tutti i caloriferi è certamente una spesa, ma si recupera accendendo alla maggiore aliquota di detrazione.
Come nel caso precedente, è poi necessario (sia per detrazione 50% che 65%) pagare tutte le spese con un bonifico parlante che faccia riferimento alle legge L296-06, e contenga il numero e la data della fattura, e i codici fiscali di committente ed esecutore del lavoro.
La compilazione del questionario ENEA è piuttosto semplice, utilizzando i dati riportati sul libretto della caldaia (se la potenza è <=35KW non serve l’asseverazione del tecnico, basta alc ertificazione del produttore) e chiedendo alcuni dettagli all’installatore.
Un esempio che può accedere alla detrazione per riqualificazione energetica al 65% possono essere i seguenti componenti
caldaia classe A vaillant ecoTecPlus VMW IT 306/5-5 H+ 30KW
termostato modulante calormatic 350 o calormatic 450 o Vsmart (porta la caldaia in classe A+)
comandi termostatici serie 200 e valvole 401 marca caleffi
L’insieme di queste tre componenti, permette di detrarre al 65% tutti i lavori necessari per la loro installazione.
Sono di seguito riportati i significati dei parametri di configurazione della stufa a pellet EDILKAMIN IRIS, presenti nel menu “segreto” con le impostazioni tecniche per l’instalaltore. Molti parametri sono condivisi da altri modelli di stufa, come Edilkamin mariu’. La procedura descritta è stata testata sul display sottostante. Non escludo che sia valida per altri modelli Edilkamin con display diverso.
Vacanza di 7 giorni a giungo 2018 da Genova a Maiorca, con volo Volotea a 15+5€ A/R!!
Noleggiato auto da https://www.hiperrentacar.com, per la terza volta, sempre avuto buoni veicoli ad un prezzo molto basso, e senza usare la carta di credito per prenotare. Piccoli graffi non sono stati sanzionati.
Playa el Mago – Portal Vells – El Rey (Nord Ovest)
Atterrato a Palma alle 7 di mattino, mi sono diretto vero Playa El Rey. Bella spiaggia, inizialmente tranquilla. Si può parcheggiare lungo la strada e scendere da una strada sterrata, proseguendo volendo anche fino a Cala El mago, molto più affollata anche per la presenza di un bar/ristorante che affitta ombrelloni e lettini. La spiaggia e molto frequentata da nudisti, e capita facilmente di trovarsi un po’ ammassati nel pomeriggio.
Nel caso ci si può spostare verso la spiaggia di Portal Vells.
Per soggiornare ho scelto l’Hotel THB Sur Mallorca, a Colonia Sant Jordi. Da qui si possono raggiungere a piedi svariate spiagge, dalle più frequentate e attrezzate alle più isolate e vergini.
Platja des Carbò (Sud)
Andando a piedi verso sud est,si passa Platja d’es Dolç e in 30 minuti si raggiunge Platja des Carbò, spiaggia di sabbia bianca molto tranquilla, dal mare calmo e frequentata anche da nudisti. Si estende per più di un km, ed è possibile nuotare alcune centinaia di metri fino a raggiungere delle isolette.
Es Trenc (Sud)
Andando a piedi verso nord ovest, passa per Platja D’es Molí de S’estany , Platja Perengos, e si arriva in 30 minuti alla spiaggia Es Trenc, Lunga diversi KM, e divisa in varie sezioni, tutte molto belle e dove si accalcano molti nudisti.
anche se affollata, si riesce comunque a trovare delle zone più tranquille.
Cap Salines – es Caragol – Marmols (Sud)
Lasciando l’auto a Cap Salines, è possibile fare una passeggiata di circa 2km procedendo verso ovest fino ad arrivare a Platja es Caragol. La spiaggia era bella e deserta, c’erano solo 2 persone, oltre a me.
Procedendo invece sul sentire diretto verso nord est, dopo quasi 5km si giunge a cala Marmols, molto bella è suggestiva, ripaga della fatica fatta per raggiungerla.
Calò des Moro (Sud Est)
Prendendo l’auto, e dirigendosi verso nord ovest, si può raggiungere questa fantastica spiaggia , Calò des Moro. Attenzione a dove si parcheggia, perchè è facile prendere multe (che si possono poi pagare tramite le filiali di molte banche, direttamente dallo sportello bancomat). Spiaggia bellissima, con acqua molto fredda, e che tende a diventare molto affollata nel pomeriggio, con presenza sporadica di nudisti.
S’Amarador – Mondragò – Cala Brafi (Est)
Queste tre spiagge sono situate circa al centro della costa est.
Le prime due sono spiagge sabbiose larghe e profonde, con molto spazio, e sono collegate da una passeggiata.
Cala Brafi è una piccola spiaggia, molto raccolta, in fondo a una baia. L’ho visitata in un giorno di tempo incerto e mare mosso, ed era riparata dal vento, permettendo di stare tranquillamente al sole senza vestiti. La cala è frequentata da nudisti.
Cala Agulla – Cala Moltò (Nord Est)
Queste due spiagge si trovano nell’estremità nord della costa est. la prima è una grossa spiaggia di sabbia bianca, molto affollata nonostante la grandezza, e circondata da una pineta.
La seconda è divisa in tante calette, più piccole e frequentate da nudisti, e da molte meduse! Quasi impossibile entrare in acqua, durante la mia visita. Peccato perchè il mare era cristallino e calmo.